La senatrice del Pd Anna Finocchiaro risponde alle domande dei pm Hanry John Woodcock e Alessandro Milita, durante il processo sulla compravendita di senatori che vede coinvolti l’ex presidente del consiglio Silvio Berlusconi e il faccendiere Valter LAvitola. “Confermo che due dei miei colleghi, esponenti del Pd in parlamento, Nino Randazzo e Paolo Rossi, -m spiega Anna Finocchiaro – furono avvicinati e invitati a passare con lo schieramento del centrodestra, attraverso promesse di vantaggi favori e di allettanti progetti economici. A uno di loro è stato offerto anche un posto in Mediaset. Ricordo in particolare la vivace indignazione di Randazzo nel riferirmelo, e ricordo come il senatore Rossi uscì molto turbato e provato dall’offerta che gli fu fatta dal collega suo concittadino Tommasini”.
Il processo parte dall’inchiesta dei pm partenopei partita tre anni fa e che aveva fatto emergere la confessione di Sergio De Gregorio, ex senatore, che ha detto di essere passato tra le fila del centrodestra in cambio di tre milioni di euro. Di questi soldi una parte furono pagati in nero, mentre il resto arrivò sotto forma di finanziamenti al movimento Italiani nel mondo. Anna Finocchiaro parla di due diversi incontri in cui due colleghi le confidarono dell’offerta in denaro per cambiare schieramento. E aggiunge che uno dei senatori “”aveva sentito parlare anche di analogo avvicinamento che aveva riguardato il senatore Caforio, dell’Idv”-
“Io denunciai in aula, nel 2007, che nel momento in cui numeri i maggioranza erano risicati, – spiega Finocchiaro – due colleghi dei miei gruppi erano stati avvicinati. Ritenevo e ritengo quello che accadde di assoluta gravità “. Le parole di Anna Finocchiaro sono state confermate dall’ex senatore Rossi: “In cambio del mio passaggio al centrodestra, l’ex senatore Antonio Tomassini mi offrì una somma di denaro che, mi disse non avrebbe cambiato la vita del presidente Berlusconi, ma la mia sì”.