Il ciclone Cleopatra colpì senza pietà la Sardegna il 18 novembre. Adesso il disastro di sei mesi fa ha degli indagati: la Procura di Tempio Pausania ha notificato 13 avvisi di conclusione indagini ai vertici regionali, provinciali e comunali della Protezione civile. Ma anche all’ex governatore della Sardegna Ugo Cappellacci e al sindaco di Olbia Gianni Giovannelli.
L’accusa è di omicidio colposo per la morte di dieci persone in Gallura. “Sono pronto a dimostrare la correttezza del mio operato”, ha dichiarato Cappellacci. Il sindaco di Olbia invece si è detto “sereno”.
Le indagini sono state coordinate dal sostituto procuratore di Sassari Riccardo Rossi ed effettuate dai carabinieri del comando provinciali. E sono in dirittura d’arrivo anche le conclusioni delle indagini sul crollo della strada provinciale Olbia-Tempio, sempre durante l’alluvione. Potrebbero arrivare degli avvisi di garanzia anche per altri sindaci, considerati per legge i responsabili della Protezione civile dei Comuni.
“Ho il massimo rispetto e piena fiducia per il lavoro della magistratura. Attendo esito indagini”, ha detto Giorgio Cicalò, direttore generale della Protezione civile della Sardegna, nonché commissario straordinario per l’alluvione del 18 novembre, sentito dall’Ansa.
Intanto infiammano anche le polemiche sui fondi destinati agli interventi per la ricostruzione delle aree colpite da Cleopatra: la legge di stabilità 2014 ha previsto 26 milioni. La denuncia arriva dal senatore di Sel Luciano Uras: “Da una verifica sulle dotazioni finanziarie”, ha detto all’Ansa “l’unica voce per tutti gli interventi relativi all’alluvione è di 26 milioni di euro, comprensivi degli stanziamenti della Regione”. Uras parla di “Sardegna tradita” e denuncia che il ddl approvato dalla bilancio del Senato “é colpevolmente stoppato alla Camera”.
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