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Firenze, caccia al serial killer: è un maniaco? | Donna “crocifissa” vittima di un gioco erotico

Ha avuto una breve agonia ed è morta in pochi minuti per un’emorragia interna la prostituta Andrea Cristina Zamfir, 26 anni, romena, il cui cadavere è stato trovato due giorni fa alla periferia di Firenze, a Ugnano, legato a una sbarra. È quanto emerso dall’autopsia all’Istituto di Medicina Legale di Careggi. L’emorragia è stata causata dalla sevizia sessuale inflittale dal maniaco a cui magistratura e forze dell’ordine stanno dando la caccia.

Pare confermata, infatti, l’ipotesi del serial killer maniaco sessuale. I carabinieri del Racis hanno individuato lo stesso dna per 3 episodi analoghi in cui a Firenze e a Prato un maniaco seriale ha aggredito e violentato, anche con sevizie, prostitute. Il dna è stato ricavato dalla saliva che il maniaco ha lasciato sul nastro adesivo usato per bloccare le vittime. L’uomo, secondo il racconto di alcune prostitute agli inquirenti che indagano sulla morte di Andrea Cristina Zamfir, era un cliente particolare che chiedeva di praticare un giochino erotico. senza rivelare in cosa consistesse

Dalle testimonianze delle stesse vittime risulterebbe infatti che un uomo le abbia approcciate sulla strada, negoziando una prestazione a base di un gioco erotico. Alla richiesta delle donne di sapere esattamente cosa intendesse fare il cliente, questi avrebbe risposto solo di mettersi nude e che eventualmente avrebbe loro detto dopo le sue intenzioni. Probabilmente è successa la stessa cosa anche nel caso della romena rimasta uccisa nella stessa tipologia di gioco erotico denunciato dalle altre donne, invece sopravvissute.

Una donna ufficiale dei carabinieri, psicologa del Racis, si recherà a Firenze per parlare con le prostitute anche per realizzare un identikit del maniaco, il più affidabile possibile. Secondo quanto si apprende infatti le varie denunce presentate agli organi di polizia sui vari episodi riporterebbero descrizioni dell’aggressore non esattamente uniformi, anche in ragione del particolare disagio sociale in cui versano queste donne. Oltre agli aspetti di prostituzione, infatti, alcune avrebbero problemi di tossicodipendenza e di un certo disagio psicologico, circostanze che ne condizionerebbero anche i racconti.

Maria Teresa Camarda

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Maria Teresa Camarda
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