Piazza Affari ha bocciato il nuovo piano industriale di Fiat. A chiusura dei mercati, il titolo della casa automobilistica ha perso l’11,69 per cento, che tradotto in capitale è pari a una perdita di 1,24 miliardi di euro.
Il titolo del Lingotto, che aveva corso molto nelle ultime settimane e si era portato ai massimi degli ultimi sette anni, paga i dubbi del mercato sul fatto che possano essere centrati gli obiettivi del piano al 2018. Uno scivolone annunciato già ieri dalle reazioni degli analisti, che avevano mostrato le prime perplessità davanti ai progetti per il futuro presentati dal numero uno di Fiat, Sergio Marchionne.
Gli analisti, inoltre, si attendevano indicazioni più dettagliate sulla strategia per gli anni venturi e la previsione di mosse puramente speculative, come per esempio la vendita del gruppo Ferrari, operazione invece smentita da Marchionne.
L’obiettivo a cui punta l’amministratore delegato del gruppo Fiat Chrysler è quello di 7 milioni di auto vendute nel 2018, con 55 miliardi di investimenti sulla ricerca e lo sviluppo. “Un piano coraggioso – spiega Marchionne – di rottura con il passato”. Gli obiettivi, sempre nel 2018, che il gruppo si è posto sono il raggiungimento di 132 miliardi di ricavi e 5 miliardi di utile, ridurre l’indebitamento sotto il miliardo e non fare nessun aumento di capitale.