I carabinieri del Racis hanno individuato lo stesso dna per 3 episodi analoghi in cui a Firenze e a Prato un maniaco seriale ha aggredito e violentato, anche con sevizie, prostitute. Il dna è stato ricavato dalla saliva che il maniaco ha lasciato sul nastro adesivo usato per bloccare le vittime.
L’uomo, secondo il racconto di alcune prostitute agli inquirenti che indagano sulla morte di Andrea Cristina Zamfir, era un cliente particolare che chiedeva di praticare un giochino erotico.