Dopo un iter di due anni e una costante azione promozionale di Italia Nostra, Salvare Palermo, il Fai e il Forum delle Associazioni di Palermo, oggi (martedì 6 maggio), il sindaco Leoluca Orlando ha presenziato all’intitolazione della Villa a mare al Foro Italico a Giuseppe Tomasi di Lampedusa. La targa con il nome dello scrittore è stata posta sul prato di fronte alla via Alloro.
Oltre al sindaco Orlando, hanno partecipato alla cerimonia anche l’assessore alla cultura Francesco Giambrone, e i nuovi assessori Emilio Arcuri, Giovanna Marano, Giuseppe Gini e Franco Maria Raimondo. C’era anche l’attore Toni Servillo, a Palermo in occasione del suo spettacolo in prima stasera al Teatro Biondo.
L’attore napoletano, protagonista de “La Grande Bellezza”, vincitore del premio Oscar per il miglior film straniero, ha letto alcuni brani del grande scrittore siciliano, tratti da Lighea e il Gattopardo, alla presenza del figlio adottivo di Tomasi di Lampedusa, Gioacchino Lanza, e un folto numero di studiosi, autori, rappresentanti della cultura palermitana e delle associazioni, giornalisti e comuni cittadini.
“Siamo felici che l’intestazione della villa a mare a Giuseppe Tomasi di Lampedusa sia andata in porto – ha commentato Piero Longo, presidente di Italia Nostra Sicilia. – Ci siamo riusciti grazie anche all’unione con varie associazioni e il Forum su nostra iniziativa. Sono passati due anni, che in effetti non è un tempo poi così lungo per queste cose. Il cippo è interessante: uno masso, uno scoglio, simbolo del legame alle radici siciliane. Ho visto Gioacchino Lanza Tomasi emozionatissimo mentre Servillo leggeva alimentando i ricordi della profonda amicizia di Gioacchino con lo scrittore”.
La targa (nella foto) è stata posta di fronte all’arrivo di Via Alloro sul Foro Italico, praticamente davanti al terrazzo dell’ultima dimora storica dello scrittore in Via Butera. È visibile dalla terrazza del palazzo, famoso anche per alcune foto che ritraggono Tomasi di Lampedusa proprio dove pensò e creo Il Gattopardo, accanto all’Hotel Trinacria, luogo dove lo scrittore immaginò la morte del Principe di Salina.
L’ultima dimora di Lampedusa è stata restaurata nel corso degli anni proprio dal figlio adottivo, ed è parte del percorso letterario delle dimore storiche palermitane. In una recente intervista, così Gioacchino Lanza ha ricordato Giuseppe Tomasi di Lampedusa: “Aveva questa ammirazione sconfinata per quello che è stata la civiltà europea occidentale. Lui vedeva nell’illuminismo quello che era stato l’apice della civiltà umana. Che poi è alla base anche di quella americana: questa idea non della religione ma delle Law Schools che riescono a stabilire un patto sociale che sia digeribile da tutti. In Europa, contrariamente all’Italia, se ne parla ancora…”.