Non si fanno attendere le reazioni alla delicata situazione interna al Pd. Molto critico sulla gestione del partito è il candidato segretario provinciale Antonio Rubino, sconfitto all’ultimo congresso: “Il modo in cui si sta affrontando la discussione sull’amministrazione Orlando e sull’eventuale adesione del sindaco al Pd rischia di dare l’immagine di un partito in stato confusionale e di trasformarlo ancora una volta in un Vietnam. Alla vigilia di importanti scadenze elettorali, tutto ciò è indice di poca serietà”.
“Avere appreso che il capogruppo al Comune, Teresa Piccione e il responsabile dell’area Dem Sicilia Giuseppe Lupo – aggiunge – stiano conducendo, a nome del Pd, le trattative per una eventuale adesione di Orlando e dei suoi consiglieri comunali al partito, è in contraddizione con la linea politica espressa dal segretario provinciale, Carmelo Miceli e rischia di spostare l’attenzione dai problemi che affliggono la città ad una partita a Risiko che i palermitani non comprenderebbero”.
“Se Orlando sceglie di aderire al Pd – conclude Rubino – lo faccia partendo da una discussione sul futuro della città e diffidando da chi modella il proprio pensiero se entra a Palazzo d’Orleans oppure a Villa Niscemi”.
Arriva anche la risposta dell’ex segretario regionale Giuseppe Lupo: “Mi auguro che Leoluca Orlando scelga di aderire al Partito democratico arricchendo il progetto di un Pd plurale e aperto, riferimento di un campo largo dei progressisti. Peraltro, ha già partecipato alle primarie nazionali e regionali e auspico che vorrà sostenere la lista del Pd alle prossime elezioni europee.”
“Credo – aggiunge Lupo – che sia necessario, per il bene della città, superare lo strappo che ha lacerato il centrosinistra alle ultime elezioni comunali di Palermo. Una pregiudiziale all’ingresso di Orlando nel Pd sarebbe illogica per tante ragioni, soprattutto se si considera che recentemente hanno aderito al partito sindaci che provenivano dal centrodestra. È auspicabile che il centrosinistra unito collabori per affrontare la difficile situazione economica e sociale dell’isola. Contrapposizioni interne e tra istituzioni guidate dal centrosinistra sono un regalo alla destra e fanno solo male alla nostra Regione”.