“Un tributo alla memoria della nostra città e un prezioso strumento che aiuta i più giovani a conoscere l’impegno e il sacrificio di tanti eroi siciliani, da Emanuele Notabartolo e Joe Petrosino a Don Puglisi, che non si sono rassegnati alla mafia e alla violenza e che sono l’orgoglio del popolo siciliano”. È così che il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha commentato il libro fotografico “Gli Invisibili” di Lavinia Caminiti, presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa, presso la Sala degli Specchi di Villa Niscemi. Successivamente, presso il Centro Studi Paolo Borsellino, si è tenuta l’inaugurazione della mostra fotografica che l’autrice ha dedicato ai caduti nella lotta contro la mafia. All’incontro con i giornalisti erano presenti, tra gli altri, gli assessori alla Partecipazione e alla Scuola Giusto Catania e Barbara Evola, i magistrati Roberto Scarpinato e Fernando Asaro e l’autrice Lavinia Caminiti.
In un percorso ideale lungo le vie di Palermo, la fotografa Lavinia Caminiti ha raccontato la storia della lotta alla mafia, raccogliendo in un unico volume le immagini delle lapidi e gli articoli di stampa che ricordano quei tragici episodi.
“Questo libro – ha dichiarato l’assessore alla Partecipazione Giusto Catania – è un ulteriore contributo a costruire una memoria condivisa della città, attraverso le immagini dei luoghi di Palermo, insanguinati per le tante vittime della mafia e a partire da questi scatti per dare un messaggio forte ai palermitani. La nostra città – ha concluso l’assessore Catania – seppur lacerata da tanto male, ha ancora la volontà forte di rigenerarsi e di diventare la capitale dell’antimafia”.
Gli “Invisibili” sono magistrati, giornalisti, uomini delle scorte, ma anche semplici passanti, gente comune. Sono stati uccisi perché credevano nella legalità o perché si trovavano nel posto sbagliato al momento sbagliato. Delitti che, tuttavia, sembrano non appartenere più alla memoria di questa città. Qualsiasi riferimento a questi eventi sopravvive a fatica in targhe cancellate, divelte o che, ancor peggio, versano nel degrado, nascoste dall’immondizia.
“Le foto di questo libro sono un pugno allo stomaco di cui avevamo bisogno, – ha dichiarato l’assessore alla Scuola Barbare Evola – non soltanto per provare questo brivido di fronte al dato dell’indifferenza, quando si vedono queste lapidi in stato di abbandono, ma anche per il moto di indignazione che provocano alcune immagini: mettono a nudo la violenza di questi corpi scomposti e visi deturpati e danno il senso di quanto l’essere uomo sia stato calpestato, negato. In questo momento storico il rischio è quello di un ulteriore isolamento di chi oggi continua a lavorare su strade rigate di sangue e un deterioramento continuo dei nostri ragazzi. Oggi vivono in un presente pericoloso perché non ha radici che affondano in una memoria consapevole dei fatti. Per questo il percorso dentro le scuole è fondamentale, – ha continuato l’assessore Evola – non dobbiamo insegnare solo la ricostruzione di ciò che è accaduto, ma dobbiamo entrarci dentro, capire e raccogliere la memoria etica, politica di queste persone. E ‘Gli Invisibili’ sarà uno strumento in più per impegnarci in questa direzione”.
“Girando per la città – ha spiegato l’autrice del libro Lavinia Caminiti – mi sono accorta che i luoghi dove sono avvenuti questi delitti sono abbandonati e i cittadini che passano da lì talvolta non sanno neanche della loro esistenza o non li vedono più come luoghi di delitti di mafia. Se ne è persa la memoria. Per questo motivo, – ha concluso Lavinia Caminiti – quello di oggi è un punto di partenza per un percorso più ampio, che parte dalle nostre strade ed esce fuori dai confini di Palermo, per arrivare in altre città italiane dove, purtroppo, si sono consumati altri delitti di mafia e che, più che ricordare, ha lo scopo di scuotere le coscienze e risvegliare la passione civile”.
La mostra “Gli Invisibili”, allestita presso il Centro Studi Paolo Borsellino, a Villa Niscemi, rimarrà aperta al pubblico da oggi sino al 16 maggio, dalle ore 10.00 alle ore 16.00.