C’è chi parla già della “maledizione del traghetto” sudcoreano “Sewol” affondato il 16 aprile scorso nel Mar Giallo con 476 persone a bordo. Un sommozzatore impegnato nelle ricerche dei corpi dei dispersi è morto mentre esplorava il relitto della nave.
Il sub, 53 anni, ha cominciato ad accusare problemi di respirazione a una profondità di circa 25 metri, ha perso conoscenza ed è stato trasportato all’ospedale, dove è morto. Il bilancio attuale della tragedia è di 263 morti e 39 dispersi. Lo ha riferito un portavoce della Guardia Costiera, Ko Myung-suk, citato dall’agenzia di stampa ‘Yonhap’.
A bordo dell’imbarcazione c’erano anche 325 studenti di una scuola vicino a Seul.