Il presidente della Regione Gian Mario Spacca ha inviato una lettera al presidente del Consiglio dei ministri in cui chiede il riconoscimento dello stato di emergenza per ”i molti danni” subiti dalle Marche con l’alluvione del 2 maggio scorso.
Il governatore cita i danni causati da frane, esondazioni e allagamenti, in particolare a Senigallia, visitata ieri dal premier, e rivolge ”un particolare ringraziamento per la costante collaborazione fornita in questi giorni dalla Protezione civile”.
“Prima faremo il censimento dei danni, poi, compatibilmente con le difficoltà che abbiamo nei vari territori ci sarà l’impegno da parte del Governo” aveva detto il premier Matteo Renzi, dopo la visita nella zona alluvionata di Senigallia dove intanto i vigili del fuoco sono ancora alle prese con 300 interventi di prosciugamento in lista d’attesa.
”Altri 100 li abbiamo smaltiti nella notte – spiegano al Comando provinciale di Ancona -, ma nei seminterrati, garage e cucine degli alberghi sotto il livello del piano stradale ci sono due-tre metri di acqua”. Sei le colonne mobili di supporto giunte da mezza Italia: Firenze, Lucca, Venezia, Rovigo, Bologna, Roma, oltre che da Ascoli Piceno e Macerata.