“Arrestateci tutti, se siamo pericolosi, arrestateci perché vogliamo la libertà”. Il segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini, alla sua prima Pontida – 25 anni dopo il primo raduno voluto da Umberto Bossi – ha fatto salire sul palco alcuni degli arrestati nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Brescia.
“Qui a Pontida c’è il cuore”, ha detto, emozionato, il leader del Carroccio, che ha poi fatto salire genitori e bambini sul palco. “Voi siete il futuro, la battaglia della Lega non guarda indietro – ha affermato. – tutti gli altri sono il vecchio, noi siamo il nuovo”.
“Quella di oggi è la prima Pontida di liberazione dall’euro, di una Lega disponibile anche alle istanze della gente del Sud”, ha aggiunto Salvini. Tema centrale di quest’anno è, infatti, “Basta euro” e proprio su questo argomento si concentreranno gli interventi dei tre “governatori” del Nord, Roberto Maroni, Luca Zaia e Roberto Cota cui seguiranno Roberto Calderoli e Umberto Bossi prima dell’intervento conclusivo dello stesso Salvini.