Chiedevano soldi ai clienti minacciando di diffondere dei video nei quali erano registrati rapporti sessuali con minorenni. In realtà però le “lucciole” erano maggiorenni, solo che utilizzavano lo stesso sito usato anche dalle baby squillo dei Parioli. I carabinieri hanno arrestato a Roma tre persone.
Non è chiaro se le due vicende siano in qualche modo collegate ma l’obiettivo era in realtà forse quello di ricattare gli uomini sfruttando la vicenda delle baby prostitute.
I militari del nucleo operativo della compagnia Roma Eur hanno arrestato una escort polacca 35enne e sottoposto a fermo due gigolò, entrambi italiani, di 29 e 38 anni, quest’ultimo operaio meccanico di un’azienda. Altre due persone sono state denunciate.
I tre sono accusati in particolare di aver tentato di estorcere 40mila euro a un romano. L’uomo, stando a quanto risulta, aveva infatti accettato la proposta di un rapporto sessuale con due donne, pagando 500 euro.
Due giorni dopo l’uomo è stato avvicinato da due persone che da un telefono cellulare gli hanno mostrato la registrazione video di quel rapporto sessuale, realizzato a sua insaputa, minacciandolo di denunciarlo perchè le donne nel video erano minorenni.
L’uomo però non ha abboccato all’amo ed è stato lui stesso a denunciare tutto ai carabinieri. La giovane, romena, in realtà aveva 19 anni. E secondo gli investigatori potrebbe non trattarsi di un caso isolato: potrebbero essere molte di più le vittime cadute nella “trappola” degli estorsori.