Ha lasciato il proscenio ai suoi giocatori, al tecnico e ai dirigenti, nella giornata del ritorno in serie A. Ma la festa è anche e soprattutto di Maurizio Zamparini che l’aveva promesso al termine della scorsa stagione: un solo anno di purgatorio e poi di nuovo serie A.
Per farlo ha allestito un organico che potesse dominare il campionato cadetto, così come alla fine è accaduto. Alla vigilia di Novara-Palermo Zamparini sentiva già di avere raggiunto l’obiettivo preventivato: “Eravamo già promossi prima di questa partita – ha detto il presidente rosanero a Si24 -, mancava giusto il conforto della matematica. Che è arrivato oggi e quindi è giusto che si dia il via ai festeggiamenti. Era quello che volevamo”.
Il futuro che si spalanca di fronte alla squadra apre orizzonti che non rimarranno limitati alla semplice salvezza. Così come è stato nel primo ciclo rosanero durato nove anni. Il binomio vincente sarà sempre quello formato da Zamparini e Iachini: “Il futuro siamo io e lui, su questo non ci sono assolutamente dubbi. Andremo avanti insieme verso nuovi traguardi”.
Obiettivi che verranno inseguiti “con una squadra che verrà attrezzata per raggiungere i migliori risultati possibili – conclude Zamparini -. Così come abbiamo sempre fatto”.