Non smette di salire il numero delle vittime all’indomani della terribile frana che ha travolto uno sperduto villaggio nel nord-est dell’Afghanistan. Un portavoce del governatore della provincia del Badakhshan (nel nord-ovest del Paese) ha reso noto che, al momento, sono 2.100 le vittime confermate, appartenenti a 300 diverse famiglie. Le Nazioni Unite intanto hanno annunciato di volersi concentrare sugli oltre 4mila sfollati causati dal disastro e hanno ipotizzato il rischio di ulteriori frane nella zona.
Le forti piogge hanno fatto cedere una collina il crollo ha causato due frane che hanno sepolto centinaia di case. Questa tragedia emergenza arriva dopo che la settimana scorsa temporali insoliti per la stagione e lo scioglimento delle nevi si sono coalizzati provocando lo straripamento di fiumi ed inondazioni in cinque province del nord-ovest afghano, con la perdita di circa 180 vite umane e gravi danni a infrastrutture, bestiame e raccolti.
Il governatore Shah Waliullah Adib ha lanciato un appello accorato a soccorsi rapidi. “Per noi è fisicamente impossibile far fronte a questa emergenza – ha detto – perché non abbiamo nemmeno un numero sufficiente di pale, e c’è grande necessità di macchinari”.