Quattordicimila nuovi insegnanti immessi in ruolo subito o quasi, in vista dell’anno scolastico 2015-2016. La metà, circa settemila, sono i vincitori ‘illusi’ del concorso 2012, il 10 per cento siciliani, fra 500 e 700, restati fuori dalle circa undicimila cattedre disponibili. Una misura pensata, ha detto il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, “per garantire il principio del 50% di ammissioni da concorso e 50% dalle graduatorie”.
Ma saranno, entro il 2016, centinaia di migliaia in tutta Italia gli insegnanti che faranno un deciso balzo in avanti nelle graduatorie, grazie al “pacchetto di punti in più” promesso dal ministro, che ha annunciato la definizione del decreto, a coloro che, negli ultimi due anni, hanno partecipato ai Tirocini formativi attivi. Il numero complessivo dei neo assunti, dunque, crescerà fino a 14 mila. L’anno prossimo, inoltre, verrà pure bandito il primo mega concorso a cattedra post crisi, “per altri 17 mila posti”.
Un esercito di nuovi insegnanti in ruolo entro un paio di annate scolastiche, quindi, sotto quella che il governo Renzi, con le parole del ministro, promette essere la complessa rampa di rilancio dell’intero sistema educazione. Un ginepraio di titoli e diritti ‘in sonno’, quello dei precari della scuola. Il ‘premio’ di punteggio promesso ai “tiffini”, infatti, suscita non pochi mal di pancia a quelli che hanno invece frequentato i «Pas», cioè i Percorsi abilitanti speciali che hanno dato di recente l’opportunità dell’abilitazione in virtù del possesso di almeno due anni di servizio, anche in istituti privati.
I tirocinanti, invece, sono laureati che negli ultimi due anni scolastici hanno seguito corsi abilitanti nelle università e hanno svolto, in più, una quarantina di ore di tirocinio a scuola. E insieme con la firma del ministro sull’aggiornamento delle graduatorie a esaurimento, ieri anche l’«update» di quelle di istituto, valide per il triennio 2014/2017.
Il ministro Giannini ha provato a fare chiarezza rispondendo al question time in Parlamento: “Per l’immissione in ruolo nell’anno scolastico 2015/2016 – ha spiegato – avremo esaurito i vincitori dell’ultimo concorso, ma non avremo ancora i vincitori del prossimo, che servirà per immettere in ruolo i nuovi prof nel 2016. Per il 2015/2016 avremo complessivamente 14.000 immissioni in ruolo. Ritengo giusto e doveroso immaginare una soluzione che permetta di rispettare il principio dell’immissione 50% da concorso e 50% dalle graduatorie ad esaurimento. Per questo – ha concluso Giannini – il 50% del contingente 2015/2016, circa 7.000 posti, andrà a chi ha superato il concorso del 2012 ma non era risultato vincitore”.
I tirocini formativi, inoltre, sono un sentiero che verrà battuto ancora: il ministro ha infatti annunciato che “lunedì sarà bandito il secondo ciclo dei Tfa“ e anche i nuovi abilitati avranno quindi “la possibilità di partecipare al nuovo concorso, che infatti si terrà nella tarda primavera 2015. I risultati arriveranno quindi in tempo utile per l’immissione in ruolo nell’estate 2016, per l’anno scolastico 2016/2017″.
Una settimana, la prossima, che il ministro ha annunciato come cruciale. “Partiranno – ha detto – i lavori di un “cantiere” a cui ho affidato il compito di approfondire le questioni del reclutamento, della formazione e della valorizzazione della professionalità docente. Ho chiesto proposte ambiziose entro luglio. Un secondo “cantiere” riguarda il rilancio dell’istruzione tecnica e della formazione professionale. Abbiamo intenzione di aprirlo a figure esterne al Ministero, in particolare ai rappresentanti del mondo imprenditoriale”