Nuova giunta al Comune di Palermo per il sindaco Leoluca Orlando. Fuori Tullio Giuffrè, Agata Bazzi, Marco Di Marco e Giuseppe Barbera; dentro Giuseppe Gini, Giovanna Marano, Francesco Maria Raimondo ed Emilio Arcuri. Per l’ufficializzazione delle deleghe bisognerà aspettare lunedì – “ho bisogno di tempo per ragionare con loro sui compiti che potranno svolgere meglio”, ha detto il sindaco – ma in realtà Orlando ha le idee già abbastanza chiare.
A Giovanna Marano va un assessorato creato appositamente per la sua figura professionale: al Lavoro e allo Sviluppo economico. Una decisione accolta da Sala delle Lapidi con un lungo applauso. L’architetto Giuseppe Gini si occuperà di Urbanistica, mentre Emilio Arcuri si occuperà di “tutti i lavori che si stanno svolgendo in città”, nell’unificazione delle deleghe dell’edilizia privata e pubblica; riceverà, inoltre, la nomina di vicesindaco. Al direttore dell’Orto botanico di Palermo, Raimondo, il compito di occuparsi del Verde cittadino (con particolare attenzione ai progetti che riguardano la Favorita e la sua restituzione ai cittadini).
“Ringrazio tutti gli assessori uscenti per il lavoro svolto – dice il primo cittadino che a due anni esatti dall’insediamento (il 21 maggio 2012) ha completato il primo rimpasto per la giunta comunale – ma dopo aver superato il rischio del default, era tempo di dare il via alla seconda fase dell’amministrazione”. Ma con una riserva: tutti gli assessori riceveranno un incarico a tempo determinato. “Il 31 dicembre faremo una verifica – spiega Orlando – e decideremo la composizione esatta della giunta che arriverà fino alla fine del mandato”.
Confermati nell’Orlando bis Cesare La Piana (attuale vicesindaco), Luciano Abbonato (assessore al Bilancio), Giusto Catania (Partecipazione, Decentramento, Servizi Anagrafici), Agnese Ciulla (Interventi Abitativi, Politiche Giovanili, Pari Opportunità), Patrizia Evola (Scuola, Edilizia Scolastica) e Francesco Giambrone (Turismo, Cultura e spettacolo).
Orlando ha annunciato inoltre che terrà per sè la delega al Personale. “Gli assessori non saranno più i capri espiatori dell’amministrazione comunale: chi sbaglia paga, chi non fa il proprio dovere ne subirà le conseguenze”, attacca il primo cittadino, riferendosi alle “presunte carenze” di alcuni dirigenti comunali. “Abbiamo bisogno di capire quali dirigenti hanno voglia di collaborare al rinnovamento e quali invece sono rimasti intrappolati in 10 anni di malgoverno”, ha spiegato Orlando.
L’assessorato al Lavoro e allo Sviluppo economico nasce, soprattutto, perchè, spiega Orlando, “siamo ancora sulla soglia dell’uscita del tunnel e serve qualcuno che si occupi con maggiore cognizione dell’occupazione e della disoccupazione”.
“Nella scelta dei nuovi uomini della giunta – scherza Orlando – non mi sono basato su un criterio legato all’età: voglio competenza, sono stanco di chi dice che soltanto i giovani valgono”.
Il sindaco ha poi chiuso con una battuta sarcastica, legata alle indiscrezioni sul possibile scioglimento del Movimento 139 e del passaggio dei consiglieri comunali al Pd: “Nessuno dei quattro assessori uscenti era iscritto a un partito. Nessuno dei quattro assessori in ingresso è iscritto a un partito. Non ho mai dato “sazio” ai partiti in vita mia, non ho intenzione di farlo adesso che sono vecchio”.