I sindacati chiedono di concludere con i sorrisi e gli annunci e chiedono al governo “riforme che cambino a fondo il Paese”. Il messaggio di Gcil, Cisl e Uil che viene lanciato dal palco di Pordenone per il governo: “Cambiare marcia – dice Luigi Angeletti – serve un governo che le cose le faccia”.
Messaggio chiaro e forte quello della leader della Cgil, Susanna Camusso, al governo di Matteo Renzi. “Il governo – spiega Camusso al corteo del primo maggio a Pordenone – non pensi che si possa continuare, come è stato fatto in questi anni, con una politica che scarica i costi sui lavoratori e sui pensionati, che non ha creato posti di lavoro e che continua a impoverire il Paese”.
Secondo il sindacato guidato da Camusso il messaggio vuole dire che “bisogna avere il coraggio di passare ad una stagione vera di investimenti per il lavoro – sottolinea ancora il segretario della Cgil – chiedere più lavoro vuol dire che le risorse devono essere investite per questo obiettivo. Invece continuiamo a sentir parlare di tagli e non di investimenti per creare occupazione”.
“Questo governo – aggiunge – non pensi che si possa continuare ad agire come si è fatto negli ultimi anni con politiche che scaricano i costi sui lavoratori e sui pensionati non creando posti di lavoro e continuando a impoverire il Paese”. Ma arrivano anche parole di invito al governo alla concertazione con i sidnacati per le riforme della Pubblica Amministrazione: “Continuiamo ad essere convinti che la riforma di una grande macchina come quella della pubblica amministrazione non si può fare se non coinvolgendo e valorizzando il lavoro”.
Sugli ultimi annunci del governo Renzi Susanna Camusso, dice: “Mi sembra che siamo ancora ai titoli ed agli annunci – conclude – bisogna salvaguardare l’autonomia della pubblica amministrazione, tornare a competenze e concorsi, ad essere trasparenti e, basta tagli”.
“È un Primo Maggio senza lavoro, ma noi oggi sottolineiamo la volontà di reagire. – avverte il segretario della Cisl Raffaele Bonanni – Dobbiamo reagire alla produzione che è calata, al tasso dei disoccupati”. Dal palco di Pordenone arrivano domande per il governo e la politica da parte del segretario Bonanni: Qual è la discussione che c’è oggi nel Paese, c’è una idea vera, c’è una iniziativa per rendere la vita più facile per le nostre produzioni.? Chi vuol rinnovare il Paese o fa questo o ci sta prendendo in giro. Il lavoro non si fa con le norme ma con la buona economia”.
E sulla riforma della Pubblica Amministrazione Bonanni spiega come, secondo la Cisl, sia necessario: “rendere trasparente la discussione e non continuare con teatrini che non aiutano l’Italia”.