La Juventus non riesce a portare a termine la rimonta e perde l’occasione di giocarsi la finale di Europa League nel suo stadio. A Torino finisce 0-0 e all’ultimo atto si qualifica il Benfica.
I bianconeri sbattono contro il muro eretto dai giocatori di Jorge Jesus che in finale troveranno gli spagnoli del Siviglia. Gli andalusi con un gol nei minuti di recupero vanificano la rimonta del Valencia, portatosi addirittura sul 3-0.
La Juventus fa la partita dal primo all’ultimo minuto di gioco ma non riesce mai a concludere come si deve verso la porta difesa da Oblak, sostituto dell’acciaccato Artur.
Nel primo tempo vanno vicini alla rete Pirlo e per due volte Vidal. Soprattutto il cileno ha una grossissima occasione in chiusura con un colpo di testa non molto preciso che viene respinto da Luisao piazzato sulla linea.
Le uniche occasioni degne di nota da parte del Benfica arrivano su contropiede. Rodrigo e Garay fanno tremare il pubblico bianconero all’inizio della ripresa. Da quel momento in poi è un monologo bianconero.
Oblak si supera su Pirlo al 61′, poi al 68′ i portoghesi rimangono in 10 a causa dell’espulsione di Perez per doppia ammonizione. Sacrosanto il secondo giallo per un fallo tattico a centrocampo.
A quel punto ci si aspetta il dilagare della Juve. Ma la pressione bianconera non produce occasioni limpide. Il gioco della squadra di Conte, limitato, è il caso di dirlo, da una disposizione tattica impeccabile dei lusitani, non si dipana perfettamente come in altre occasioni.
Conte inserisce Giovinco al posto di Bonucci. Un segnale alla squadra che deve dare il tutto per tutto. All’80’ Lichtsteiner manca un controllo in area che l’avrebbe messo solo davanti a Oblak. Un minuto dopo Osvaldo, subentrato a Llorente, va in gol. La rete viene annullata per fuorigioco di Pogba che serve l’assist all’italo-argentino.
Nel finale la gara si fa più spigolosa. Il gioco ne esce spezzettato e a ridosso del novantesimo si scatena una rissa a bordo campo tra le panchine. ne fanno le spese Vucinic e Martkovic che vengono espulsi direttamente dalla panchina.
Il Benfica chiude in 9 per l’infortunio occorso a Garay su una caduta di Pogba. La Juve potrebbe approfittarne ma negli 8 minuti di recupero finali il benfica piazza ben sei giocatori in linea a difesa della sua porta.
I bianconeri non riescono a segnare e il sogno di giocare la finale di Europa League allo Juventus Stadium si infrange definitvamente al fischio di Clattenburg. Per il Benfica è la seconda finale consecutiva di Europa League.
La Juventus avrà molto da riflettere su come è stata affrontata questa gara che avrebbe potuto portare i bianconeri a una nuova finale a distanza di 11 anni da quella di Champions League contro il Milan. Qualcosa di più si sarebbe potuto fare per rendere eccezionale un’ottima stagione.