“Stiamo tentando di realizzare un cambiamento radicale dentro la Pubblica amministrazione, ma non sarà un cambiamento contro i lavoratori”. Il premier Matteo Renzi e il ministro per la Pubblica amministrazione, Marianna Madia, hanno presentato i punti cardine della riforma della P.a. previsti dal testo elaborato in Consiglio dei Ministri. “Riforma aperta al confronto per 40 giorni”, ha annunciato il presidente del Consiglio.
“Noi offriamo per 40 giorni al confronto la riforma. Per la discussione dei dipendenti, delle forze sindacali se vogliono fare avere la loro opinione e del mondo produttivo. Non è una generica apertura di dialogo ma l’indicazione di scelte di fondo”, ha spiegato Renzi. “Scriveteci – ha aggiunto – a rivoluzione@governo.it: dal 30 aprile al 30 maggio ci sarà la consultazione e poi il 13 giugno il provvedimento tornerà in Consiglio dei ministri per l’approvazione”. Il premier vorrebbe evitare il decreto legge e le misure potrebbero, invece, essere contenute in un disegno di legge delega.
“Abbiamo presentato un ulteriore tassello della sistematica operazione di cambiamento del Paese, che sta rispettando tutte le scadenze che ci siamo autoimposti”, ha affermato il presidente del Consiglio. “Compito di chi dirige non è lamentarsi, ma cambiare”. “Se passo una giornata a dire che sei un fannullone – ha aggiunto Renzi – è difficile che il destinatario dell’invettiva si senta motivato”.
E in conclusione, ha annunciato le prossime assunzioni nella Pubblica amministrazione. “Abbiamo detto che saranno 10 mila i nuovi assunti nella pubblica amministrazione. Siamo stati cauti, come al solito, perché la cifra si aggirerà attorno ai 14-15 mila nuovi assunti da qui al 2018”.
