Sono circa 3.500 i contatti e le richieste di coppie per accedere alla fecondazione eterologa in soli 22 giorni, ovvero dallo scorso 9 aprile quando la Consulta ha dichiarato incostituzionale il divieto di eterologa della legge 40. Lo ha detto all’ANSA la presidente dell’associazione dei centri di fecondazione Cecos Italia, Elisabetta Coccia.
”Si sta registrando un ‘boom’ delle richieste per interventi di fecondazione eterologa – sottolinea Coccia, presidente dell’associazione che riunisce i centri di studio e conservazione ovociti e sperma umani, privati e convenzionati – ma è necessario che il ministero della Salute dia delle indicazioni chiare attraverso delle linee guida; ad oggi, però, non abbiamo avuto alcuna risposta rispetto alla richiesta avanzata di istituire un tavolo tecnico di confronto”. Il punto è che, anche se i Centri sarebbero ”tecnicamente” pronti ad effettuare questo tipo di interventi, sottolinea l’esperta, ”non potremo partire se il ministero non darà indicazioni per chiarire il quadro di riferimento”.