Continuano gli sbarchi a Pozzallo. L’allarme lanciato ieri dal Viminale è solo la conseguenza di quello che avviene continuamente sulle coste siciliane: l’arrivo degli 800 mila sembra in perfetta linea con l’avvistamento dei barconi colmi di persone. Stavolta in provincia di Ragusa sono arrivati 362 migranti.
Dopo una serie di accertamenti e interrogatori, i carabinieri del Nucleo Operativo di Modica hanno arrestato quattro presunti scafisti, in collaborazione con altre forze dell’ordine. Si tratta di tre tunisini e un siriano, tra i 18 e i 39 anni. Si tratta di Monsef Louni, nato in Tunisia, 21 anni, Morad Abde Rabi, nato in Siria, 39 anni, Aymene Benomor, nato in Tunisia, 21 anni e Nouhe Nakouri, nato in Tunisia, 22 anni.
Sono accusati di associazione per delinquere finalizzata all’ingresso clandestino in territorio nazionale, favoreggiamento dell’ingresso clandestino in Italia a fine di lucro. I quattro sono stati rinchiusi nel carcere di Ragusa.
Nel centro del Ragusano si aspettano 200 persone che arriveranno nella tarda mattinata e 500 nel primo pomeriggio, secondo quanto riferito dal sindaco Luigi Ammatuna. Intanto, la notizia degli 800 mila migranti pronti a partire dalle coste africane, data ieri dal Viminale, angoscia il primo cittadino: “Una volta gli sbarchi avvenivano nei posti più disparati, adesso con l’operazione Mare Nostrum tutti i migranti provenienti dalla Libia finiscono a Pozzallo, oppure ad Augusta. Ho invitato il presidente del consiglio e del ministro degli Interni a venire qui, perché si rendano conto delle condizioni in cui i migranti sono costretti a vivere e le condizioni in cui è ridotta Pozzallo”. Al momento nel centro di prima accoglienza della città ci sono più di 400 ospiti, a fronte dei 180 posti disponibili e molti altri si trovano nella “succursale” del centro: la masseria San Pietro di Comiso.