Un’impresa. Non ci sono altre parole per definire la splendida vittoria dell’Atletico Madrid in casa del Chelsea. Un 3-1 figlio dell’organizzazione di gioco contro l’atteggiamento speculativo dei Blues di Mourinho.
In questo caso non è bastato l’ormai famoso “pullman” piazzato dal tecnico portoghese davanti alla propria porta (l’ironica definizione del suo gioco difensivo -ndr-). Diego Simeone ha così la possibilità di centrare un traguardo insperato a inizio stagione, giocandosi l’ultimo atto con i cugini del Real Madrid in un derby senza precedenti.
Eppure le premesse della serata lasciavano intendere altro. Ad andare in vantaggio, infatti, è proprio il Chelsea con il grande ex di turno, Fernando Torres. Al 36′ Willian se ne va sulla destra, serve Azpilicueta che trova Torres a centro area. La conclusione del centravanti spagnolo viene deviata quel tanto che basta a mettere fuori causa Courtois.
Sembra si stia preparando il trionfo di Mourinho e invece si schiudono le porte di una serata storica per l’Atletico Madrid. Il primo spiraglio lo apre Adriasn Lopez al 44′ che va a girare in porta un cross di Juanfran dalla destra, ben imbeccato da Tiago.
Al 60′ la partita si ribalta. Eto’o, subentrato a Cole, atterra Diego Costa in area,. Va lo stesso centravanti dal dischetto e spiazza Schwarzer. 1-2 e tutto da rifare per il Chelsea. L’occasione buona capita sulla testa di David Luiz che va a centrare il palo di testa su calcio di punizione. L’Atletico capisce che bisogna chiudere ulteriormente la gara e cala il tris con quello che è forse il suo migliore in campo, Arda Turan.
L’azione ricalca quella del primo gol. Palla da Tiago a Juanfran che a sua volta mette in mezzo per l’accorrente Turan. Sul colpo di testa del turco Schwarzer tocca quel tanto che basta per deviare il pallone sulla traversa. Ma Turan è bravo ad andare sulla ribattuta e a depositare il pallone in rete anticipando Terry.
I Colchonerso potrebbero dilagare. Filipe Luis e Garcia vanno vicini al 4-1 ma trovano l’opposizione di Schwarzer. Al fischio finale esplode la gioia degli spagnoli. Il più importante derby della storia li attende, a quarant’anni esatti dall’unica finale disputata e persa contro il Bayern Monaco. NMourinho dovrà rimandare la sua vendetta contro tutto l’ambiente Real. E magari trovare un degno sostituto del suo “pullman” piazzato davanti alla porta.