Carlo Ancelotti firma il suo capolavoro e consegna agli annali una serata da ricordare. Il Real Madrid si presenta all’Allianz Arena, casa del Bayern Monaco campione in carica e favorito della vigilia, e stravince con un 4-0 figlio delle doppiette di Ramos e Ronaldo. I blancos sono quindi i primi finalisti della Champions League 2013-2014 in attesa dell’altra semifinale tra Chelsea e Atletico Madrid.
Forti del vantaggio dell’andata ma non appagati gli spagnoli partono senza timori reverenziali con tutto il carico di gloria che la maglia del real Madrid si porta dietro.
La prima rete, infatti, arriva dopo soli 16 minuti. La complicità della difesa tedesca è evidente nel concedere a Ramos lo spazio per staccare tranquillamente di testa e battere Neuer su calcio d’angolo di Modric.
Tempo quattro minuti e arriva il raddoppio. Ancora una volta è Ramos, in serata di grazia, a farsi trovare pronto sul secondo palo e a raccogliere la leggera deviazione del compagno di reparto Pepe su calcio piazzato. Ramos è bravissimo ad anticipare Mandzukic e a superare Neuer.
Un uno-due pesantissimo che avrebbe potuto mettere ko chiunque. E le ripercussioni si vedono. Il tiqui-taca guardioliano è completamente disinnescato e il Bayern è preda dei suoi fantasmi. In questo modo è facile per le merengues affondare il colpo e portarsi sul 3-0 al 34′.
Bale scatta in contropiede, semina Boateng e serve a Ronaldo un pallone comodissimo da spingere in rete.
Con l’inizio del secondo tempo il Bayern prova a riorganizzarsi e a ritrovarsi. L’impresa però è praticamente impossibile: servono cinque gol per far fuori il Real Madrid.
La squadra di Guardiola ricomincia un attimo a ragionare ma non riesce ad affondare. Il gol della bandiera e dell’orgoglio rimane quindi un miraggio. Ci prova Robben, lo seguono Ribery e Kroos ma non c’è nulla da fare non è serata. All’89’ Ronaldo serve il poker e chiude con una doppietta personale una serata da ricordare per sempre.
Adesso il Real Madrid ha l’occasione più importante per portare a casa la tanto agognata “dècima”. Esce nettamente ridimensionato il Bayern Monaco e in generale il modo di fare calcio di Pep Guardiola. Il tiqui-taca si è dimostrato sterile e poco produttivo. Potrebbe essere la fine di un’epoca.