Arrivano gli eco incentivi per l’automobile. Il Ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi ha firmato lo scorso 3 aprile il decreto sulle risorse relative al 2014 destinate al finanziamento dei contributi per i veicoli a basse emissioni complessive: gli incentivi saranno disponibili a partire dal prossimo 6 maggio e interesserà le vetture ibride, elettriche e alimentate a gas (metano o gpl) con emissioni di CO2 inferiori a 120 grammi per km.
Le risorse disponibili per il 2014 si attestano sui 31,3 milioni di euro, a cui vengono aggiunte quelle non utilizzate dalle aziende e dalle amministrazioni nel 2013, per un totale di 63,4 milioni di euro distribuiti in questo modo: il 15% (9,51 milioni di euro) destinati alle categorie di acquirenti, privati compresi, per l’acquisto di veicoli con emissioni di CO2 inferiori a 50 grammi per km, cioè solo i veicoli elettrici. Il contributo potrà essere pari massimo al 20% del prezzo della vettura e, nel totale, non potrà superare i 5 mila euro. Il 35% (22,2 milioni di euro) sono destinati all’acquisto di veicoli con emissioni di CO2 inferiori ai 95 grammi per km: vengono dunque incluse auto ibride, piccole city car e alcune compatte a gpl o metano e non c’è alcun obbligo di rottamare un vecchio veicolo. L’importo massimo ottenibile è 4 mila euro.
Circa metà dei fondi (31,7 milioni di euro) saranno erogati per l’acquisto di veicoli con emissioni di CO2 inferiori ai 120 grammi per km ma destinati ad essere utilizzati da terzi o esclusivamente come beni strumentali nell’attività propria dell’impresa. L’importo massimo erogabile per ogni vettura è di 2 mila euro e per ricevere il contributo bisogna in questo caso rottamare un veicolo di almeno 10 anni: la vettura rottamata deve essere intestata da almeno dodici mesi dalla data di immatricolazione del veicolo nuovo, allo stesso soggetto intestatario di quest’ultimo o ad uno dei familiari conviventi alla stessa data, ovvero, in caso di locazione finanziaria del veicolo nuovo, che sia intestato, da almeno dodici mesi, al soggetto utilizzatore del suddetto veicolo o a uno dei predetti familiari; deve inoltre appartenere alla stessa categoria del veicolo acquistato, secondo le categorie definite nell’allegato 1 al Decreto Ministeriale 11 gennaio 2013. Ad esempio se si vuole comprare un veicolo commerciale leggero, si deve consegnare al venditore un analogo veicolo commerciale leggero usato. Quindi la categoria del veicolo nuovo e di quello rottamato risultante dai libretti di circolazione dei due veicoli deve coincidere.
I concessionari criticano però i contributi: “Sono pochi e la maggior parte è persino destinata alle aziende”. Ad avvalorare le loro lamentele vi sono anche i dati relativi alle cifre dello scorso anno: nel 2013, su 40 milioni disponibili, ne sono stati utilizzati soltanto 5 dalle aziende.