Barak Obama ha annunciato che gli Stati uniti annunceranno, nel pomeriggio di oggi, le nuove sanzioni che il governo intende imporre nei confronti delle società russe e delle persone. Questa decisione sembra darà seguito ad un provvedimento non dissimile da parte dell’Unione europea.
Era stato già annunciato nel fine settimana che la Casa Bianca avrebbe disposto sanzioni per colpire persone e società vicine al presidente russo Vladimir Putin. Sanzioni e restrizioni che potrebbero anche gravare sulle esportazioni di prodotti tecnologici all’industria moscovita della difesa.
Il presidente Barak Obama ha inoltre, durante la sua visita alle isole Filippine, che gli Stati uniti e i loro alleati stanno mettendo in campo una serie di sanzioni in grado di colpire settori strategici come quello bancario e della difesa. L’accusa lanciata dagli Stati uniti a Mosca è quella di non avere implementato l’accordo di Ginevra per permettere la risoluzione della profonda e violenta crisi che sta scuotendo l’est dell’Ucraina.
Subito arriva la replica dalla Russia. Le nuove sanzioni varate dagli Stati Uniti avranno deboli effetti sull’economia russa. Lo assicura il primo consigliere economico del presidente russo Vladimir Putin, Andrei Belousov. “Ci saranno probabilmente alcune conseguenze, ma è improbabile che avranno un impatto rilevante” per l’economia “su base annua”, ha spiegato.
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Le sanzioni l'Europa dovrebbe metterle agli Usa che hanno istigato il golpe fascista in Ucraina,creando le condizioni per la guerra civile e costringendo la Russia ad intervenire per difendere gli ucraini filorussi da future persecuzioni da parte dei fanatici di Kiev