Un buon numero di operatori del 118 torna a sperare nella riconferma del posto di lavoro. Poco più di quattrocento operatori socio-sanitari della Seus potranno essere ricollocati in ospedali e nelle Aziende sanitarie provinciali dopo la scadenza delle ultime convenzioni il prossimo 10 maggio.
Le Asp sono socie della Seus ma hanno sempre rimborsato un costo orario inferiore a quello che la Seus corrispondeva ai suoi operatori. L’impegno è quello di arrivare a coprire la quasi totalità dei costi in modo tale da abbattere il deficit della società.
Nello specifico i lavoratori che verrebbero ricollocati sarebbero 435. La maggior parte sono operatori socio-sanitari (365), i restanti 70 sono suddivisi tra addetti alla sicurezza e al trasporto interno. In più l’Azienda sanitaria provinciale di Enna ne ha richiesti altri 20, mentre a quella di Palermo ne servono 26 vista l’assenza di queste figure nei propri organici. Altri 141 dovrebbero andare all’ospedale Cervello che aveva inizialmente detto no al rinnovo della convenzione ma sembra che in tal senso sia stato fatto un passo indietro.
L’azienda ha già tagliato, così come previsto dal piano industriale, il direttore amministrativo e quello sanitario, assicurando così un risparmio di 300 mila euro annui. Tagliato anche lo stipendio del direttore generale. Infine altri 300 mila euro potrebbero essere risparmiati grazie alla modifica degli orari. Con i sindacati l’accordo in questo senso è già stato chiuso.
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