Nicola Pignatelli, 43 anni, boss della ‘ndrangheta latitante, è stato arrestato a Santo Domingo. L’uomo era ricercato per associazione a delinquere e traffico internazionale di stupefacenti.
Il nome di Pignatelli era stato inserito nella lista dei 100 latitanti più pericolosi e aveva fatto perdere le sue tracce nell’aprile del 2011. quando si era sottratto all’arresto nell’ambito dell’operazione “Circolo Formato”, condotta dai Carabinieri nella Locride. Ad arrestarlo sono stati uomini del Servizio centrale operativo della polizia, in collaborazione con l’Interpol di Roma e la questura di Reggio Calabria.
Pignatelli deve scontare una condanna a 13 anni e 6 mesi ed è ritenuto uno degli elementi di vertice della cosca di ‘ndrangheta Mazzaferro Ursino Aquino.
“Ancora una volta grazie alla straordinaria attività di cooperazione investigativa internazionale tra Servizio centrale operativo (Sco) della Polizia di Stato, Interpol e Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, è stata messa a segno un’altra importante vittoria dello Stato con l’arresto del pericoloso latitante Nicola Pignatelli, ricercato dal 2011 e ritenuto elemento di vertice del clan Mazzaferro di Gioiosa Ionica”. Ad affermarlo è il ministro dell’Interno, Angelino Alfano. Il ministro si è complimentato con il capo della polizia, Alessandro Pansa, sottolineando che “l’arresto di Pignatelli si inserisce nel Piano d’azione nazionale e trasnazionale contro la criminalità organizzata di tipo mafioso-calabrese, presentato di recente al Viminale, e teso a contrastare la ‘ndrangheta nelle sue proiezioni nazionali e internazionali”.
