Il premier sudcoreano, Jung Hong-won, si è dimesso dopo le critiche per la gestione della tragedia del naufragio del traghetto Sewol, che ha causato più di 300 vittime, tra morti e dispersi, in gran parte liceali. “Volevo dimettermi presto, ma la gestione della situazione è stata prioritaria e ho pensato che sarebbe stato un atto responsabile dare il mio aiuto prima di lasciare. Ma ho deciso di dimettermi ora per non essere un peso per il governo”, ha detto il primo ministro.
“Offro le mie scuse per non aver potuto evitare che questo incidente accadesse e non essere stato capace di rispondere adeguatamente successivamente”, ha detto. “Credo che come primo ministro debba prendermi le responsabilità e dimettermi”. Le sue dimissioni, a 11 giorni dalla tragedia, sono state accettate dalla presidente Park Geun-hye che adesso valuta una rimpasto del governo.
Le dimissioni sono arrivate, dunque, a causa della grande rabbia dei parenti delle vittime, che accusano il governo e la compagnia di non avere fatto abbastanza per salvare i loro cari. Un gesto simbolico, che non ha clamorose conseguenze politiche visto che la Corea del Sud è una repubblica presidenziale e che il potere esecutivo reale è del Capo dello Stato, Park Geun-hye.