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Immigrazione, le parole del “rais” scafista | “Tranquilli, in Italia non c’è legge” /VIDEO

Sarebbero egiziani e libici ad organizzare i viaggi della speranza che portano sulle coste italiane centinaia di migranti. Secondo quanto emerso dalle indagini condotte dalle forze dell’ordine e nelle specifico dagli agenti della squadra mobile di Ragusa, i responsabili del carico di disperati giunto ieri a Pozzallo sarebbero i componenti di una famiglia egiziana con la collaborazione di altre tre persone.

Si tratta di Saad Hameda egiziano di 53 anni, di Omar Hameda di 19, Neema Mouhamed Selim, 22 anni, Ibrahim Abo Scahin di 19 e di due minorenni che sono stati denunciati.

Proprio il comandante del peschereccio era già stato in Italia con il figlio maggiore ed entrambi avevano avuto problemi di varia natura con la legge italiana, così durante l’interrogatorio si sarebbe mostrato particolarmente sicuro di sé. Quando l’interprete ha tradotto in arabo il provvedimento di fermo, l’uomo ha sorriso e rivolgendosi altri componenti dell’equipaggio ha detto: “Non vi preoccupate tanto in Italia non c’è legge e non si paga nulla. Io in Italia ho commesso di tutto e solo una volta sono andato a finire in carcere rimanendovi per pochi giorni, poi mi hanno mandato in Egitto”.

Adesso, però, il “rais” rischia una pena fino a 15 anni di reclusione in carcere e 25.000 euro per ogni migrante fatto entrare clandestinamente in Italia.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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