Un caso che ha diviso l’opinione pubblica. Helen Bartlett, di Trinidad e Tobago, nei Caraibi, ha frustato la figlia dodicenne con una cintura perchè aveva condiviso foto “hot” su Facebook.
La donna ha realizzato un video mentre infliggeva la terribile punizione alla figlia minorenne. Poi il filmato è stato postato sul social network. Nelle immagini si vede chiaramente la madre che colpisce ripetutamente la figlia, che nel frattempo piange, cerca di sfuggirle e si dimena per il dolore, mentre la donna urla e continua a sferzarla.
Subito dopo la pubblicazione sul web si è scatenato un putiferio. E i commenti sulla legittimità delle punizioni corporali si sono divisi tra chi giustificava l’operato della donna, e altri invece che ritenevano di aver assistito a gravi abusi sui minori.
Dopo le polemiche, mercoledì è stato postato un altro video in cui la figlia della signora Bartlett e la sorella maggiore hanno espresso il proprio sostegno alla madre, spiegando che la donna voleva solo proteggere la minorenne da una gravidanza precoce. Lo riporta il sito di Tgcom.
Secondo quanto riporta il giornale Trinidad Express Helen Bartlett, madre di tre figlie e un figlio, in un’intervista a una radio locale, ha dichiarato di essere “pronta ad andare in prigione” pur rimettere in carreggiata la ragazzina. Alla domanda se fosse pentita per ciò che aveva fatto, la signora Bartlett ha risposto di essere dispiaciuta per la notorietà data al video, ma che comunque è stato suo preciso dovere comportarsi in quel modo.
Sulle spalle della minore grava anche una pesante storia di abbandono. Secondo quanto riferito dalla madre, la figlia ha cominciato a dare segni di ribellione da quando il padre, un agente di polizia, è andato via di casa. La madre ha sottolineato che nonostante si sia rivolta ad uno psicologo, non è riuscita a ottenere alcun risultato. Poi il ricorso alla forza. Bisognerà vedere se, dopo questa punizione esemplare, la Barlett riuscirà nel suo intento.
—- ATTENZIONE LE IMMAGINI POTREBBERO URTARE LA VOSTRA SENSIBILITÀ —-
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se le mamme delle baby squillo di roma si fossero comportate così, forse quelle ragazzine, avrebbero qualche livido in più, ma non sarebbero arrivate a fare le prostitute