Una vera e propria esecuzione quella di Mattia Iavarone. Il 36enne è stato colpito da dove colpi calibro nove sparati da una mitraglietta. Due dei proiettili esplosi lo raggiunto al mento, uno alla gola e i restanti sei alle spalle. L’uomo si trovava nella sua auto vicino al campo sportivo di Cardito, nel Napoletano. Secondo gli investigatori Iavarone era uno degli affiliati del clan Ciccarelli, che nel tristemente celebre Parco Verde di Caivano gestisce lo spaccio di stupefacenti.
Iavarone era convivente della figlia di Rosa Amato, conosciuta come Rosetta ‘a terrorista, che si trova attualmente ai domiciliari e ritenuta il capo dello spaccio del Parco Verde. Per i carabinieri di Casoria, l’omicidio potrebbe essere ricollegato al ritrovamento di una Ford Fiesta completamente distrutta dalle fiamme e rubata lo scorso 14 aprile a Caivano. All’interno dell’auto sono stati trovati un’ogiva, un bossolo e una cartuccia inesplosa tutti dello stesso calibro della mitraglietta usata per uccidere Iavarone.