Dopo aver incontrato il presidente del Consiglio a Palazzo Chigi, il premier ucraino Arseny Yatsenyuk è stato ricevuto in Vaticano da Papa Francesco. Al centro dell’incontro la crisi ucraina e, in particolare, l’auspicio che “tutte le Parti interessate collaborino costruttivamente per il ripristino della stabilità politica e sociale del Paese, nell’ambito del diritto internazionale, e promuovano l’intesa tra i popoli della Regione”.
Durante il colloquio, durato 18 minuti, il Pontefice ha regalato al premier ucraino una penna: “Spero che con questa penna lei scriva la pace” ha detto Bergolio. “Lo spero anche io” ha risposto il premier. Yatsenyuk, da parte sua, ha donato al Papa una foto della piazza di Maidan (simbolo della protesta che ha portato alla deposizione del presidente Yanukovich) piena di gente nella notte di Capodanno. “Qui – ha chiosato – è dove gli ucraini hanno lottato per la libertà e i diritti, milioni di persone”.
Papa Francesco ha avuto anche un colloquio privato durato 25 minuti con il presidente della Polonia Bronislaw Komorowski. Nell’incontro, ha dichiarato Komorowski ad alcuni giornalisti, si è parlato “della situazione in Ucraina, delle Gmg 2016 a Cracovia e dell’eredità di Roncalli e Wojtyla”. Il presidente polacco ha donato a Bergoglio un libro e un quadro realizzati da Sant’Alberto Chmielolowski, canonizzato da Giovanni Paolo II, suo grande devoto; e un contenitore per il Mate. Contenitore realizzato, per la prima volta, da una famosa fabbrica di porcellana polacca. “Spero che il Mate – ha detto il presidente Komorowski – qui sia altrettanto gustoso come in Argentina”.
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