Trenta telefonate al giorno, minacce agli altri ospiti della casa famiglia dove la donna si era rifugiata, offese urlate per strada ogni volta che si affacciava al balcone o alla finestra della casa famiglia.
È durata per settimana a Palermo la persecuzione di un uomo di 31 anni nei confronti della ex moglie di 28 anni che era letteralmente fuggita dalla casa coniugale alla fine del 2013 per rifugiarsi in una casa famiglia del centro città dove veniva assistita insieme ai due figli che la ragazza aveva avuto da una relazione precedente al matrimonio.
La giovane donna aveva sposato il suo persecutore quasi tre anni fa. per due anni aveva vissuto sotto lo stesso tetto ma era stata una convivenza difficile segnata dall’escalation di violenze domestiche. L’uomo era giunto ad impedire alla moglie di parlare con chiunque non fosse un parente prossimo e perfino di uscire a fare la spesa.
Alla fine dello scorso anno, dopo aver per tre volte ritirato la denuncia nei confronti del marito e tentato di ricomporre la situazione familiare, la danno ha deciso la fuga avviando le pratiche per la separazione e trovando rifugio nella casa famiglia.
Il marito stalker ha impiegato qualche mese per trovarla poi è iniziata la persecuzione culminata nella decisione dell’uomo di stazionare in auto, giorno e notte, davanti la casa famiglia in attesa che la donna uscisse. la vicenda è terminata ieri sera con l’arresto dell’uomo da parte della polizia dei commissariato Politeama di Palermo.