Le sirene sono scattate poco dopo le 7 di stamattina e, come da programma, a Vicenza è scattata l’operazione di disinnesco di un ordigno bellico (cosiddetta ‘Bomba Day’) e la conseguente evacuazione in un raggio di 2,5 km dal luogo di ritrovamento di 27mila persone. Eseguito con successo, verso le 10.45, il primo dei tre despolettamenti della “Old Lady” all’ex aeroporto Dal Molin, a opera degli artificieri dell’Esercito.
La bomba da 4000 libbre di tritolo (1800 kg) di fabbricazione inglese fu sganciata su Vicenza nel novembre del ’44, ed è ancora attiva e funzionante. Il capo della protezione Franco Gabrielli è giunto da Roma per seguire personalmente le complesse operazioni.
Anche il secondo dei tre despolettamenti della bomba ritrovata all’ex aeroporto Dal Molin è stato eseguito con successo. L’annuncio è stato dato dal sindaco Achille Variati, commissario delegato per l’emergenza. “L’operazione è stata un po’ più tribolata della prima – ha rivelato Variati – perché tecnicamente si è prestata più prudenza per via dell’antico detonatore: dopo 70 anni queste spolette stanno compiendo il giro inverso, antiorario, rispetto al giro orario con il quale si sono armate una volta lanciate dall’aeroplano il 17 novembre del 1944”.
“Sono molto soddisfatto di quanto ho visto in questi giorni e constatato anche questa stamattina una volta arrivato qui a Vicenza”. Lo ha detto il prefetto Franco Gabrielli, capo dipartimento della protezione civile nazionale, giunto in città questa mattina alle 8.30 in occasione del Bomba Day. “Il nostro dipartimento – ha aggiunto – sta seguendo da alcuni giorni il grande e serio lavoro di persone che hanno studiato accuratamente i piani prima di renderli esecutivi. Certo c’e’ un margine di rischio perché, come ha piu’ volte ribadito il sindaco Achille Variati, commissario delegato per l’emergenza, non si tratta di un’esercitazione, ma di un’operazione di protezione civile. In protezione civile, saggezza non e’ incrociare le dita, ma prepararsi anche alle evenienze negative, cosa che qui e’ stata fatta”.
“In questa giornata – ha osservato ancora Gabrielli – sono applicate tecniche mai utilizzate prima di oggi, frutto anche della crescita dell’esperienza maturata dalle nostre forze armate, all’estero e in missioni di pace nel mondo, nonche’ tecniche puntualmente eseguite purtroppo in luoghi meno ameni di Vicenza e che qui hanno trovato corretta e puntuale applicazione”. “Il sindaco, con l’onesta’ che lo contraddistingue – ha concluso Gabrielli – ha citato il decesso della concittadina di 89 anni, gravemente malata, che, lo dico con chiarezza, non e’ morta a causa delle operazioni di evacuazione, ma perche’ si era concluso il cerchio della vita che le apparteneva”.