Per dare ai detenuti la possibilità di mantenere i rapporti con l’esterno, in particolare con i propri familiari, il governo intende introdurre l’uso delle carte telefoniche in tutte le carceri e consentire l’uso di Skype in quelle dotate delle necessarie infrastrutture Itc.
Queste sono solo due delle misure per migliorare la vita dei detenuti che il ministero di giustizia ha presentato nel suo piano anti sovraffollamento depositato a Strasburgo. Nel documento si legge che le carte telefoniche sono state già introdotte in 60 delle 206 carceri italiane, mentre l’accesso a Skype è stato avviato in via sperimentale nella prigione di Trieste e in quella femminile della Giudecca a Venezia, ed è in fase d’implementazione in quelle di Ivrea e Alessandria.