Se un deputato dell’Assemblea regionale siciliana è condannato in via definitiva per “delitti contro la pubblica amministrazione che comportino interdizione dai pubblici uffici ai sensi degli articolo 28 e 29 del codice penale” non percepirà l’assegno vitalizio o la pensione, che saranno sospesi, “fatti salvi gli effetti della riabilitazione”.
Lo prevede una modifica al regolamento delle pensioni dei deputati proposta dal Consiglio di presidenza e approvata oggi pomeriggio dall’aula. Un’altra modifica prevede che “nel caso in cui la cessazione del mandato parlamentare avviene prima della fine della legislatura, la domanda di completamento del quinquennio, deve essere presentata tre mesi dalla fine della legislatura”.