Si sono dati appuntamento in piazza Università, a Catania, gli ex dipendenti Windjet, la compagnia aerea low cost catanese che da quasi due anni non vola più ed è stata ammessa al concordato preventivo.
Una mobilitazione spontanea per chiedere alle istituzioni sostegno e aiuto. In rappresentanza dei lavoratori un gruppo di manifestanti ha voluto richiamare l’attenzione per esporre al sindaco di Catania Enzo Bianco le loro attuali e reali condizioni e proporre una collaborazione costruttiva istituendo un tavolo di concertazione per possibili ricollocazioni.
“Chiediamo una ricollocazione e soprattutto che l’Amministrazione comunale ci faccia da portavoce – ha detto Valentina Barbagallo, ex dipendente Windjet – non ci fermeremo all’amministrazione comunale ma cercheremo di collaborare con i nostri colleghi di Palermo. Cerchiamo delle risposte, delle possibilità, delle aperture, dei tavoli di concertazione, qualcosa di concreto”.
“Comprendiamo che la situazione è veramente difficile in tutta Italia – prosegue Barbagallo – ma a Catania stanno arrivando tante compagnie, allora perché non cercare nel bacino di professionisti ex Windjet personale con esperienza?”
A scendere in piazza oggi sono stati i cassintegrati che non nascondo di sentirsi comunque dei “fortunati che hanno una base reddituale”. Tuttavia gli ex dipendenti Wind-Jet sono “dei professionisti, il lavoro è dignità e noi vogliamo lavorare”.
Si tratta, infatti, di personale tecnico, amministrativo ed assistenti di volo, ma i manifestanti dicono di rappresentare circa un centinaio di persone di ogni categoria che si sono costituite in una sorta di comitato: “Colloqui se ne fanno tanti e curriculum se ne inviano in continuazione – dice Valentina Barbagallo -, però la crisi c’è e molti sono andati fuori, anche fuori Europa, in Vietnam, in Tanzania…”
Wind-Jet contava circa 500 dipendenti, poi dopo la crisi e l’atterraggio definitivo molti hanno trovato lavoro all’estero con dei contratti a tempo determinato, quindi è probabile che possano tornare in cassa integrazione guadagni.
“Non ci aspettiamo nulla – ha proseguito Valentina – anche uno per noi sarebbe più di zero. Se uno diventa cento ben venga”.