Una situazione paradossale rischiava di trasformarsi in una tragedia: i commercianti e i ristoratori di Palermo sono esasperati e il dito è puntato contro l’amministrazione comunale. Adesso è scoppiato il caso “Berlin Cafè”, ma il precedente potrebbe creare grossi problemi a Leoluca Orlando e ai suoi.
Principalmente perché i proprietari del locale, Alfonso Zambito, Paolo Ponzo e Carlo Bonaccorso hanno intenzione di denunciare il Comune di Palermo. E la situazione potrebbe precipitare perchè, secondo i titolari del Berlin, il Suap avrebbe ammesso che l’occupazione abusiva del suolo pubblico che ha causato la chiusura del Berlin – e di altri 7 locali – sarebbe stata “indotta” dal comportamento del Comune, che ha dato una seconda concessione alla ditta del ponteggio.
Quando questa mattina la Municipale si è presentata per mettere i sigilli al Berlin, la reazione di Zambito è stata forte: ha afferrato una tanica di benzina e si è barricato all’interno del suo locale, minacciando di darsi fuoco. “Il Comune mi costringe a questo gesto estremo”, ha detto mentre Ponzo con i documenti in mano spiegava la situazione.
>IL VIDEO DELLA MINACCIA DEL TITOLARE
Nel settembre del 2013 davanti al Berlin Cafè spunta un ponteggio, proprio nello spazio che i titolari pagano per poter mettere i tavolini. A quel punto, per non chiudere, il Berlin ha spostato i tavolini in una zona per cui non aveva la concessione: “Abbiamo pagato una multa e il Comune ci aveva assicurato che non saremmo stati costretti a chiudere. Oggi invece hanno deciso così”.
>LE FOTO DELLA CHIUSURA DEL BERLIN
Dopo alcuni momenti concitati, grosse discussioni e una grossa bottiglia gialla piena di benzina con accanto un accendino al centro del locale, Zambito ha consegnato tutto ai vigili del fuoco, arrivati sul posto insieme al 118. “Scusatemi, ma davvero ci portano a fare di tutto”, ha detto mentre la porta del Berlin veniva chiusa con il sigillo del Comune. Intanto all’assessorato alle Attività produttive è stato organizzato un incontro per discutere del problema.
“Se credono che finisca qua si sbagliano. Faremo causa al Comune e la vinceremo“, ha spiegato poi l’altro titolare, Ponzo “Il sindaco, il presidente del Consiglio Comunale e il Suap dicono che abbiamo ragione ma nessuno si prende la responsabilità. Adesso passeremo alle vie legali”.