Il 22 aprile di celebra la 44esima “Giornata mondiale della Terra” delle Nazioni unite, quest’anno dedicata alle città verdi. Una giornata per riflettere su temi coma la sostenibilità ambientale, la fame nel mondo, l’inquinamento e il rispetto dell’ecosistema.
La festa coinvolge ben 192 paesi tra cui l’Italia. Per il Wwf, lo sfruttamento eccessivo del Pianeta ci sta portando a superare i suoi limiti: “La Natura rischia la bancarotta perché stiamo superando i confini del Pianeta. Già ora la perdita di biodiversità e i cambiamenti climatici hanno superato i limiti e gli effetti stanno avendo conseguenze negative sull’umanità, causa stessa del problema”.
Sulla base di questi dati, l’associazione ambientalista propone delle contromisure con l’intento di modificare alla radice l’attuale concezione dell’economia: “Servono modelli di business alternativi e sostenibili. Bisogna assegnare un valore al capitale naturale per disincentivarne il deprezzamento. È necessario scoraggiare la perdita della biodiversità tenendone conto nei bilanci nazionali”.
Il problema principale sembra essere quello dei rifiuti: se ne producono 31,4 tonnellate l’anno. Elio Pacilio, presidente di Green Cross Italia, ha lanciato un appello: “Chiediamo a studenti e cittadini di agire in questo e in tutti gli altri giorni dell’anno. È indispensabile che ognuno operi in maniera concreta per migliorare la gestione dei rifiuti nel proprio territorio. Uscire dalla grave crisi economica che stiamo vivendo è possibile solo attraverso la leva dello sviluppo sostenibile”.
Green Cross ha quindi proposto un decalogo per dare un taglio netto alla produzione dei rifiuti.