Si è concluso dopo due ore il consiglio di amministrazione di Alitalia che ha fatto il punto sulla trattativa con Etihad.
Diverse le questioni di cui si è discusso nella sede di Fiumicino, sulle quali, però, i consiglieri hanno mantenuto il più stretto riserbo. A partire dalla riduzione del personale che prevederebbe il taglio di circa tremila lavoratori, continuando con la rinegoziazione del debito. In quest’ultimo caso sarebbe previsto un taglio di 400 milioni.
In più bisogna chiarire le questioni riguardanti il riassetto regolamentare con la liberalizzazione dello scalo di Linate e la riduzione degli spazi per le compagnie low cost e la garanzia degli attuali azionisti sul contenzioso legale. Sono questi i nodi che bisogna sciogliere per far sì che la trattativa con Etihad vada avanti.
Etihad, proprio la scorsa settimana, ha fatto sapere che non intende andare avanti senza precise garanzie da parte di Alitalia su quelle che vengono ritenute richieste fondamentali.
La risposta di Alitalia è arrivata alla fine della scorsa settimana ma ancora non si sa se sia stata ritenuta sufficiente dalla compagnia aerea degli Emirati Arabi. Qualora la trattativa dovesse andare a buon fine Etihad dovrebbe rilevare il 40 per cento circa delle quote azionarie della compagnia di bandiera italiana.