Sicilia terra di transito. Lo è per i migranti, per la maggior parte eritrei, che stanno sbarcando nell’isola: il loro obiettivo dichiarato è il Nord Europa. Il sogno è raggiungere la Svezia, la Germania o la Francia. Per questo evitano di farsi identificare, ricorrendo a stratagemmi come quello di ricoprirsi i polpastrelli con vernice per impedire alla scientifica di prendere le loro impronte digitali.
E, come da prassi consolidata da diversi mesi, fuggono dai centri di accoglienza per inseguire la meta finale del loro viaggio della speranza. Nel porto di Pozzallo, nel Ragusano, nelle ultime 24 ore sono arrivati circa 800 extracomunitari, quasi tutti eritrei, quindi potenziali richiedenti asilo.
Ma, proprio per l’alto numero di presenze, per accelerare gli sbarchi sono stati condotti in centri di accoglienza dove sarebbero dovuti, poi, essere identificati: ma la maggior parte di loro è fuggita. Una scena che si verifica da mesi in diverse città siciliane.
“Non scappano soltanto da Pozzallo – spiega il sindaco Luigi Ammatuna – ma da tutti i centri di accoglienza. Ho parlato con molti di loro e nessuno vuole rimanere in Italia: il sogno, tutt’altro che segreto, anzi dichiarato pubblicamente, è raggiungere un Paese del Nord Europa”.
Una tesi confermata anche dagli investigatori che operano sul posto: “Noi facciamo il nostro dovere fino in fondo, ma è impensabile cercare di rintracciare centinaia di persone non identificate che vogliono lasciare l’Italia: non basterebbe neppure l’esercito…”.