È stata evitata una guerra di mafia. Dal carcere, Giovanni Di Giacomo aveva dato l’ordine a Giuseppe Di Giacomo, ucciso lo scorso 12 marzo, di ammazzare alcuni esponenti mafiosi che si stavano organizzando dopo l’arresto del boss di Porta Nuova Alessandro D’Ambrogio. Tra i delitti già programmati quello di Luigi Salerno, Giuseppe Dainotti e i fratelli Onofrio ed Emanuele Lipari.
E la scorsa notte gli otto, ritenuti affiliati al mandamento di Porta Nuova, sono finiti in manette: Marcello Di Giacomo, 46 anni, Vittorio Emanuele Lipari, 53 anni, Onofrio Lipari detto Tony, 24 anni, Nunzio Milano, 55 anni, Stefano Comandè, 28 anni, Francesco Zizza, 32 anni, Salvatore Gioeli, 47 anni, Tommaso Lo Presti, 39 anni.