I legali di Marcello Dell’Utri hanno deciso di ricorrere contro l’ordine di custodia cautelare emesso dalla Corte di appello per il “pericolo di fuga” quando l’ex senatore del Pdl si trovava già in Libano, dov’è stato arrestato sabato della scorsa settimana. Sul ricorso, il Tribunale del Riesame di Palermo terrà l’udienza il prossimo 24 aprile.
I difensori dell’ex manager di Pubblitalia sostengono che in effetti Dell’Utri era in Libano per curarsi, essendo convalescente dopo un’operazione di angioplastica, e che lì usava la sua vera identità, le sue carte di credito e il suo cellulare: il che, a loro avviso, sarebbe la prova che non aveva intenzione di sottrarsi alla giustizia in vista della pronuncia della Cassazione che il prossimo 9 maggio potrebbe rendere definitiva la sua condanna a 7 anni per concorso esterno in associazione mafiosa.
Dell’Utri è stato ricoverato mercoledì, sempre come detenuto, nell’ospedale “Al Hayat” di Beirut, su richiesta del suo legale libanese, per essere sottoposto a un costante monitoraggio cardiologico. Il 12 maggio scadranno i termini dell’arresto preventivo in Libano, se frattanto se le autorità di Beirut non si saranno espresse sull’estradizione in Italia.