“La lavanda dei piedi è un gesto simbolico, di servizio da schiavo da servo”, con queste parole Papa Francesco si rivolge ai fedeli durante la breve omelia in occasione della messa “in coena Domini” del Giovedì Santo. Il Pontefice ricorda il gesto della lavanda dei piedi come un atto simbolico, un gesto da schiavi che “Gesù ci lascia in eredità”. Secondo il Santo Padre: Abbiamo sentito quello che Gesù ha fatto nell’ultima cena, gesto di congedo, come un’eredità. Lui, Dio, si è fatto servo, servitore. Questa è l’eredità: dovete farvi servi gli uni degli altri, servitori nell’amore”.
Una folla di fedeli ha accolto Papa Francesco che prima della messa si è fermato a salutare gli anziani, i volontari e le famiglie dei disabili. Al Centro “Santa Maria della Provvidenza” della Fondazione don Gnocchi, il Pontefice ha baciato i piedi a 12 disabili e anziani tra i 16 e gli 86 anni. Tra di loro anche un paziente di fede mussulmana nel gruppo che è stato ricevuto in rappresentanza di tutti i pazienti assistiti nei 29 Centri Don Gnocchi. Il più giovane ad avere questo incontro particolare con Papa Francesco ha 16 anni ed è originario di Capo Verde. Il ragazzo è stato vittima di un banale incidente che gli ha provocato un trauma vertebro-midollare che ha causato l’immediata tetraplagia.
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