Derogare dal pareggio di bilancio fino al 2016. È questa la richiesta del ministro dell’Economia Carlo Padoan alla Commissione Europea. In serata il ministero ha reso nota la lettera inviata dal Tesoro a Bruxelles e la risposta della Commissione.
Immediata la risposta del vice-presidente Siim Kallas, che svolge le funzioni di Commissario agli Affari economici e monetari: la Commissione “prende atto della deviazione temporanea dagli obiettivi di bilancio annunciata e del rinvio fino al 2016 del raggiungimento dell’obiettivo di medio termine. La Commissione valuterà il percorso di aggiustamento”. Entrambe le comunicazioni, prosegue la nota, sono state trasmesse questa sera dal ministro Pier Carlo Padoan ai presidenti delle commissioni Bilancio delle Camere e per conoscenza ai presidenti delle stesse.
La missiva di Padoan spiega che il governo italiano, “per contrastare gli effetti della crisi, secondo la clausola delle ‘circostanze eccezionali'”, ha deciso di “accelerare il pagamento di 13 miliardi di debiti della pubblica amministrazione, che peseranno negativamente sul rapporto debito/pil nel 2014”.
La clausola, spiega la lettera, prevede che qualora lo ritenesse necessario, il Governo potrebbe “deviare temporaneamente dagli obiettivi” del pareggio di bilancio. Esattamente, dice Padoan, rinviandoli al 2016.
“Questo documento serve come risposta del governo italiano agli effetti della grave recessione che ha colpito l’economia nel 2012 e 2013, attraverso una concreta intenzione di aumentare il potenziale di crescita nel medio periodo e l’attuazione di una serie di riforme strutturali coraggiose”, scrive Padoan nella lettera inviata alla Commissione Ue.
“Unitamente a questo intervento sui conti pubblici e per frenare la dinamica della rapporto debito/Pil”, conclude la lettera di Padoan “il governo procederà nel periodo 2014-2017 con un piano per privatizzare beni pubblici pari a circa 0,7 per cento del Pil all’anno, aumentato rispetto ai piani precedenti. Questo piano assicura la conformità alla norma sul debito, come indicato nella normativa Ue”.