“Serve grande concentrazione, attenzione, rispetto e mentalità. Bisogna dare continuità alle prestazioni. Qui nessuno ha la pancia piena, guai se fosse così. Servono continui miglioramenti e ricerca del primo obiettivo, ovvero la promozione matematica che ancora non c’è”. Non vuole abbassare la guardia Giuseppe Iachini, allenatore del Palermo, che ha parlato questa mattina nella conferenza stampa della vigilia della sfida con la Reggina.
Il tecnico ha portato come esempio una disfatta che ha segnato un’epoca: “Voglio ricordare una partita su tutte: quella della Roma che stava per vincere lo scudetto all’Olimpico nel 1986. Stadio tutto esaurito, arriva il Lecce retrocesso e perde in casa. In una partita che definire rocambolesca è dire poco. E non è stata l’ultima. Dobbiamo rispettare i nostri avversari”.
Iachini non pensa al turn over: “Analizzerò la situazione individuale dei singoli sul piano psico-fisico, ma non penserò di far riposare qualcuno per vedere qualcun altro – ha spiegato – Farò verifiche continue per la crescita individuale e collettiva, ma la concentrazione è massima per l’impegno che andremo ad affrontare. Maresca lo rivalutiamo oggi, ha un’infiammazione all’alluce. Può passare in 3-4 giorni con gli antinfiammatori, senza caricare si mantiene una certa condizione e in campo può dare meno fastidio”.
Il tecnico è fiducioso anche per il prossimo anno, visto il grande rapporto con il presidente Maurizio Zamparini: “I complimenti fanno piacere – ha concluso – C’è un rapporto di stima e conoscenza che dura da tanti anni. Sono stato giocatore suo, ho vinto un campionato in una piazza che senza Zamparini difficilmente ritroverà la serie A. La stima non è mai mancata, ha mostrato anche affetto e sono venuto qui anche per lui, oltre che per la gente. In un momento di grande difficoltà mi ha fatto una telefonata chiedendomi aiuto per questa avventura. Non me la sono sentita di non dargli una mano e sono venuto con entusiasmo, sapendo della grande responsabilità”.