Dopo le varie polemiche sulle presunte “gravi irregolarità” nelle procedure per la cessazione dell’attività e il passaggio del complesso aziendale del Cefop ad un altro centro di formazione, il Cerf, si blocca tutto. Alla vigilia del decreto per il passaggio del Cefop al soggetto acquirente, la richiesta della Regione di un parere all’Avvocatura dello Stato blocca l’operazione.
Lo rende noto la Flc Cgil Sicilia che, con il segretario generale Giusto Scozzaro, contesta “l’intempestività dell’iniziativa del governo su un tema su cui si discute da sette mesi, c’era un sostanziale via libera degli uffici regionali, ci sarebbe stato in ogni caso tutto il tempo per acquisire qualunque parere senza incidere sui 408 lavoratori che adesso subiranno il blocco delle assunzioni a tempo indeterminato”.
“Di fronte alla gravità della crisi occupazionale – afferma Scozzaro – riteniamo che il governo non possa giocare con le persone, con il loro presente e con il loro futuro, che la gestione dei processi non debba essere improvvisata ma debba tenere conto di tutti gli elementi in campo. Non possono essere i lavoratori – conclude il segretario della Flc – a pagare l’incapacità del governo di intervenire sui processi in atto con tempestività e nel migliore dei modi, venga dunque subito firmato il decreto per avviare le procedure di assunzione”.