I deputati della Lega hanno interrotto l’informativa del ministro dell’Interno Angelino Alfano sull’immigrazione con violenti interventi. Dopo ripetuti richiami all’ordine da parte della presidente della Camera Laura Boldrini, il deputato leghista Prataviera è stato espulso dell’aula e i lavori sono stati sospesi.
“Ai leghisti – ha detto Alfano – dico che non baratteremo mai un punto percentuale alle elezioni con i morti in mare. Voi volete i morti”.
“I colleghi della Lega – ha proseguito Alfano rivolto ai leghisti che avevano esposto cartelli che invitavano il ministro alle dimissioni – hanno avuto le inquadrature. A loro dico che sono state salvate 19 mila persone con l’operazione Mare Nostrum; noi non baratteremo mai un punto percentuale alle elezioni con i morti. Questo lo fate voi. L’Italia è una grande democrazia che ha l’obbligo di garantire sicurezza e accoglienza. Non faremo morire le persone per voi, se voi volete la sicurezza ed i morti, noi vogliamo la sicurezza ed i vivi. Questa è la differenza tra una democrazia occidentale ed una repubblica delle banane”.
“Con i 20.500 migranti sbarcati quest’anno si sta tornando ai livelli del 2011, quando ci fu il picco degli arrivi (62 mila) ed era l’anno in cui era in vigore il reato di clandestinità che evidentemente non aveva sortito gli effetti deterrenti sperati” ha sottolineato Alfano.
“Mi addolora la morte del giovane migrante due giorni fa nel centro di accoglienza di Siracusa” ha detto Alfano, spiegando che “il giovane era stato sottoposto a visita dal personale marittimo e gli erano stati riscontrati, tra l’altro, i sintomi della scabbia ed era stato messo in isolamento nel Centro di accoglienza. Nonostante il prodigarsi del personale sanitario, il migrante è deceduto. La magistratura indaga ed è stata disposta un’autopsia”.
“Nessun Paese può reggere da solo la pressione migratoria se non è sostenuto dalla comunità internazionale. Ci aspettiamo maggiore attenzione dall’Europa” ha continuato Alfano. “L’Unione Europea deve ampliare Frontex, l’Agenzia europea delle frontiere, che dovrebbe avere la sede in Italia. Questo sarà uno dei temi centrali del nostro semestre di presidenza europea. Spostare la sede nel centro del Mediterraneo credo sia la scelta più logica”.
Il ministro ha quindi ribadito la richiesta di superare il Regolamento di Dublino nella parte in cui impone al Paese di primo ingresso l’obbligo di farsi carico del richiedente asilo. “Se la risposta alla richiesta di protezione è negativa – ha osservato – c’è il rimpatrio; se invece è positiva, sarà accolto ma noi chiediamo che non debba vivere in Italia il suo stato di ‘asilato’, ma in tutta l’Unione Europea. Molti dei migranti che sbarcano sulle nostre coste in realtà vogliono andare in altri Paesi europei e devono poterlo fare. L’Italia si sta comunque attrezzando per accogliere gli arrivi massicci di migranti. Le prefetture stanno reperendo strutture e finora sono ospitate ottomila persone”.
“L’Italia ha il dovere di garantire la sicurezza delle città, ma anche l’accoglienza ai migranti. Ci sono anche migranti economici che cercano lavoro, ma ci sono troppi disoccupati italiani per non dire ‘prima gli italiani'” ha concluso il ministro.