Nuova ispezione, nuovi sequestri dei carabinieri dei Nas a Villa Sofia nel reparto di Chirurgia Plastica diretto da Matteo Tutino. I militari sono arrivati di prima mattina per sequestrare altri documenti in merito all’attività del primario, finito sotto inchiesta per truffa, peculato per alcuni interventi chirurgici realizzati all’interno della struttura.
Funzionali per il primario, estetici per i militari e la procura che ha iscritto nel registro degli indagati oltre al primario anche l’ex commissario Giacomo Sampieri, l’ex direttore sanitario Maria Concetta Martorana e il primario Domenico Mazzarese. I militari hanno preso alcune cartelle cliniche di pazienti che sono stati operati nella struttura. Nel corso dell’intervento dei carabinieri erano programmati due interventi di chirurgia plastica che sarebbero stati sospesi per contrasti tra i medici e l’anestesista.
“E’ stata una brutta mattina quella passata al reparto – racconta Gian Luca Lando paziente del reparto che doveva subire ieri una medicazione. – Il clima all’interno del reparto era molto teso. Si notava che c’erano dei problemi e che i sanitari erano non poco turbati per quanto stava avvenendo. Ci sono stati enormi disagi. Per me Tutino è il miglior primario che un reparto possa avere”.
Anche la mamma di un ragazzo che da sette anni non esce di casa e che oggi doveva subire un delicato intervento chiede che sia possibile fare operare il figlio in chirurgia plastica. “Ma quale intervento di estetica – dice la mamma. – Mio figlio ha 25 anni e non esce più era pronto per essere operato invece è stato sospeso l’intervento che doveva rendergli una vita migliore. Eravamo in mano al dottore Tutino che finalmente ci aveva dato speranze. Speranze che sono state negate”. Per il commissario straordinario di Villa Sofia Ignazio Tozzo è stato deciso solo di rimandare gli interventi.
“Servono ulteriori accertamenti per verificare se questi interventi rientrano in quelli previsti dal servizio sanitario – dice Tozzo – Prima di ogni cosa viene il nome di Villa Sofia e i pazienti che vengono curati nell’ospedale. Se ci rendiamo conto che certi contrasti possano creare problemi alla struttura saremo durissimi”. Appena ieri era stato nominato dal commissario l’ufficio provvedimenti disciplinari. “Adesso creeremo un calendario per affrontare tutti i casi – aggiunge Tozzo – Ancora non so quando ma adesso che la commissione si è insediata affronterà anche i casi legati alla stretta attualità”.
Intanto su tutta la vicenda che lo vede coinvolto il primario Matteo Tutino si difende. “Io ho timore ad operare – dice il primario. – Non si capisce perché si fanno dei sequestri preventivi e non si sequestrano le carte dopo l’intervento. Adesso l’anestesista si rifiuta di addormentare i pazienti in alcuni interventi. L’attività viene di fatto bloccata. Ma si può andare avanti così?”.
Un’altra vicenda rischia di creare non poco imbarazzo nel reparto. Una lettera di Villa Sofia della passata gestione Sampieri che finirà presto sul tavolo del commissario Tozzo. “Per esigenze organizzative in seno all’unità operativa complessa di Chirurgia Plastica di questa azienda al fine di garantire adeguata assistenza ai pazienti che accedono al Pronto Soccorso Pediatrico che necessitano di prestazioni di chirurgia plastica (ferite al volto e trauma alla mano) si chiede all’azienda Civico la disponibilità della vostra Chirurgia Plastica per il trattamento di prestazioni”. La lettera è firmata il 31 gennaio di quest’anno.