Perquisizioni della Guardia di finanza nella sede nazionale del sindacato Ugl a Roma, in via Margutta. In particolare, i militari si sono concentrati sugli uffici del segretario generale Giovanni Centrella e del vicesegretario Laura De Rosa. L’ipotesi di reato è quella di indebito utilizzo dei fondi del sindacato.
Le perquisizioni sono state disposte dalla Procura di Roma nell’ambito di una inchiesta per appropriazione indebita. Perquisite anche le loro abitazioni private.
Oggetti di pelletteria, orologi, abiti griffati, gioielli e acquisti al supermercato. Sono alcune delle spese, attribuite al segretario generale dell’Ugl e alla moglie Patrizia Lepore su cui la Guardia di Finanza e la procura di Roma stanno svolgendo accertamenti per capire se siano lecite o se facciano parte dei fondi sottratti al sindacato.
“Siamo a disposizione della magistratura ma è tutto assolutamente tracciabile. Non abbiamo nulla da nascondere”, scrive su Twitter Giovanni Centrella, dopo la perquisizione delle Fiamme Gialle. “Mi recherò immediatamente dai magistrati per dimostrare che tutto è perfettamente in regola. Non ho nessun tipo di preoccupazione”, assicura il segretario generale dell’Ugl.
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“Siamo pronti a dimostrare che tutte le operazioni sono tracciabili e che non c’è nulla di irregolare. Per quanto riguarda i bonifici oggetto di contestazione, si tratta dello stipendio mensile della moglie di Giovanni Centrella”, afferma l’avvocato Irma Conti che assiste il segretario generale dell’Ugl, indagato assieme alla moglie Patrizia Lepore e alla vicesegretaria Laura De Rosa per associazione per delinquere finalizzata all’appropriazione indebita di fondi destinati al sindacato.